Consegnati oggi a Barcis i premi della XXVI edizione del Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”

Le poesie di Ivano Mugnaini di Massarosa (Lucca) e Gian Citton di Feltre (Belluno)si sono classificate prime nelle due sezioni del Premio 

Tra i vincitori Francesco Tomada di Gorizia e Gabriella Musetti di Trieste

Sono stati consegnati oggi sulle rive del lago di Barcis i riconoscimenti del Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”, giunto alla XXVI edizione, istituito nel 1988 dalla Provincia di Pordenone e dal Comune di Barcis, in collaborazione con la Comunità Montana del Friuli Occidentale, la Pro Barcis e la famiglia Malattia della Vallata e che gode, da alcuni anni, del prezioso sostegno della Fondazione Crup.
I partecipanti al Premio sono stati 603, 491 per la sezione della poesia in lingua italiana e 112 per la sezione della poesia nelle lingue delle minoranze etnoliguistiche italiane e nelle parlate locali, sezione che ha visto un significativo incremento di partecipanti in questi ultimi anni.
“Dei numeri che sicuramente non ci immaginavamo all’inizio di questa bellissima avventura – ha detto il presidente del Comitato organizzatore Maurizio Salvador -. Il Premio Malattia della Vallata è diventato uno degli appuntamenti culturali più importanti della regione e di questo siamo soddisfatti. Consegnato per la prima volta il 7 agosto del 1988, alla prima edizione parteciparono 18 poeti del Friuli Venezia Giulia: sono stati i primi passi per questo Premio che negli anni è cresciuto e oggi vede poesie provenienti da tutte le regioni l’Italia e dall’estero. Il Premio Malattia - ha spiegato ancora Salvador – si è rivelata un’importante opportunità per promuovere Barcis e la Valcellina come luogo di poesia. Quest’anno, inoltre, il premio ha fatto registrare la partecipazione di poeti molto giovani, soprattutto nella sezione delle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali”.
Negli anni il Premio ha portato a far conoscere e valorizzare la figura di Giuseppe Malattia della Vallata, il “cantore della Valcellina”: “Lo scopo di fare scoprir l’opera di mio nonno – ha detto Roberto Malattia in rappresentanza della famiglia – è stata raggiunta. Non solo l’opera, ma la sua persona, la sua dedizione al lavoro e la sua capacità di guardare avanti anche nei momenti più difficili, con una forza che gli derivava dalla sua cultura basata sulle sue radici e le tradizioni della sua terra”. 
La giuria del premio, presieduta da Tommaso Scappaticci e composta da Pierluigi Capello, Roberto Malattia, Giacomo Vit, Aldo Colonnello e Rosanna Paroni Bertoja, ha visionato i componimenti pervenuti individuando una rosa di 18 finalisti, tra i quali sono stati scelti i vincitori.
Nella sezione della poesia in lingua italiana il primo premio è andato a Ivano Mugnaini di Massarosa (Lucca), per la poesia “Il compito, il segreto”. Il secondo posto è andato a Francesco Tomada di Gorizia per la poesia “Vigilia di Natale”. Terzo premio alla triestina Gabriella Musetti per la poesia “Confluenze metropolitane III”. Sono inoltre state segnalate le opere di Alessandro Bertolino di Torino, Antonio Chiades di Pieve di Cadore (Belluno), Gino Costanza di Fiume Veneto (Pordenone), Sergio Serraiotto di Bassano Del Grappa (Vicenza) e di Giovanni Trimeri di Arten (Belluno). 

Nella sezione poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali, Il vincitore è Gian Citton di Feltre (Belluno), con la poesia “I vèci che desgarba fasòi” (I vecchi che sgranano fagioli)”. Il secondo premio è andato a Francesco Leone di Rovigo per la poesia “Apparteninza” (Radici). Terzo premio a Giulia Sara Corsino di Pavia per la poesia “Cantu di l’emigratu” (Canto dell’emigrato). In questa sezione sono stati segnalati Nicola Botter di Casier (Treviso), Massimo Buset di Pordenone, Gian Albo Ferro di Rosolina (Rovigo), Valeria Groppelli di Crema (Cremona), Rita Gusso di San Vito al Tagliamento (Pordenone), Lina Taverna di Brebbia (Varese) e Giuseppe Tirotto di Castelsardo (Sassari). 
Nel corso della cerimonia di premiazione, il sindaco di Barcis, Tommaso Olivieri, ha affermato che “per Barcis il Premio Giuseppe Malattia della Vallata, rappresenta una vetrina, un’occasione per fare conoscere il nostro paese e le sue bellezze e di questa opportunità voglio ringraziare quanti hanno lavorato in questi anni per far crescere questa iniziativa culturale con un ricordo particolare per Elio Messinese scomparso lo scorso anno”.
L’assessore provinciale alla Cultura, Nicola Callegari, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza assunta dal premio negli anni, soffermandosi sul valore che assume nell’epoca in cui viviamo la salvaguardia delle lingue dialettali e minoritarie. “Il Premio Malattia della Vallata - ha detto Callegari - celebra la memoria di una figura importante della Valcellina e del nostro territorio. Lo fa dedicandosi alla poesia e lasciando spazio non solo alle lingue minoritarie riconosciute, ma anche alle parlate locali che rischiano di scomparire”.  
Il saluto della Regione Friuli Venezia Giulia è stato portato dall’assessore regionale alle autonomie locali Paolo Panontin.
La cerimonia è stata accompagnata dalla musica proposta da Gianni Fassetta.
Il pomeriggio ha visto l’omaggio del Premio a un poeta che ha saputo fare conoscere e ha valorizzato la lingua friulana. Dopo Novella Cantarutti, Umberto Valentinis, Pierluigi Cappello, Ida Vallerugo e Leonardo Zanier, quest’anno il riconoscimento è stato attribuito a Gian Mario Villalta che, nel cortile di Palazzo Centi, ha conversato di poesia e di scrittura con Piervincenzo Di Terlizzi e con il pubblico, accompagnato dalle musiche di Stefania e Erica Fassetta. La cerimonia si è conclusa con la consegna di un riconoscimento al poeta di Visinale di Pasiano di Pordenone da parte della Provincia di Pordenone e del Comitato organizzatore del Premio. Un poeta “che guardando al domani – è la motivazione del premio – sa dare anche ali di poesia alla densità umana della parlata del suo paese”.

Mercoledì 7 agosto alle 20.30 in piazza Lungolago il Premio celebra le poesie di Giuseppe Malattia della Vallata con la serata “Voci di luoghi”. 
Massimo Somaglino leggerà le poesie del cantore della Valcellina, accompagnate dalla musica del Kaleiduo. Nel corso della serata sarà ricordato anche Elio Messinese, presidente della Pro Barcis per molti anni e una delle anime del Premio, scomparso nel settembre dello scorso anno.


Barcis, 14 luglio 2013