Premio Giuseppe Malattia: MESSAGERO VENETO ED REGIONE, 13 luglio 2009

MESSAGGERO VENETO ED REGIONE
LUNEDÌ, 13 LUGLIO 2009
Pagina 15 - Cultura e spettacoli
Friuli, terra e ombra: omaggio alla poesia di Umberto Valentinis

di STEFANO POLZOT
Il premio a Barcis
L’impegno del poeta Umberto Valentinis, originario di Artegna, a favore della valorizzazione della lingua friulana nelle sue parlate locali non incontra soste. Appena stampato e presentato proprio ieri Tiere di ombre, con prefazione di Rienzo Pellegrini, sta adesso ultimando un volume di traduzioni di poeti stranieri che sono stati importanti per la sua formazione. Allegato un cd che testimonierà l’importanza di unire la poesia all’ascolto nella lingua con la quale è stata pensata e scritta.
L’annuncio è stato dato da Aldo Colonnello in occasione della consegna, avvenuta ieri pomeriggio a Barcis dalle mani del consigliere regionale, Maurizio Salvador, e del sindaco, Tommaso Olivieri, dell’omaggio da parte della giuria del premio “Giuseppe Malattia della Vallata” a Valentinis. Aldo Colonnello ha ricordato che il poeta arteniese è anche incisore e costruisce piccoli presepi in miniatura, al centro di una mostra itinerante che verrà allestita nei prossimi mesi. L’omaggio ha colpito in maniera così profonda Valentinis da accusare un piccolo mancamento dopo la consegna del riconoscimento.
Un premio che lega quindi il valore poetico all’impegno alla conoscenza, un tema ricordato anche dal vicepresidente della giuria, Tommaso Scappaticci, che ha censurato l’assenza della scuola «perché non fa conoscere alle nuove generazione i poeti contemporanei. Eppure - ha aggiunto - perfino la riforma Gentile prevedeva la comprensione dei testi di D’Annunzio, mentre i nostri ragazzi non sanno nulla degli autori dell’ultimo secolo».
Il premio, giunto alla sua ventiduesima edizione, ha avuto un notevole successo di partecipanti: 407 concorrenti provenienti da tutta Italia e da tre Paesi esteri. La sezione di poesia in lingua italiana è stata vinta dal torinese Giuseppe Zoppelli, seguito da Renato Pauletto (Portogruaro) e Tristano Tamaro di Trieste. Il premio per la poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali ha visto primeggiare Francesco Gabellini, di Monte Colombo, in provincia di Rimini, con l’opera “Zagor” dedicata alla figura di un disabile psichico al quale fu riconosciuta, solo postuma, la scoperta, nella marineria, di una nave affondata. Secondo classificato il bellunese Gian Citton e terzi ex aequo Silvio Ornella (Fiume Veneto) e Alfredo Panetta (Milano). Segnalati Mina Antonelli, Nicola Aurilio, Sandra Cirani, Antonio Gherini De Marchi, Benito Galilea, Giancarlo Interlandi, Cristina Micelli, Ivano Mugnaini, Sergio Penco, Darina Sestakova, Giuseppe Vetromile e Tino Traina, per i componenti in italiano, e Giovanni Benaglio, Raffaele Cornacchia Castelli, Giorgio Deotto, Fernando Gerometta, Ezio Giust, Francesco Indrigo, Antonio Rossi, Josip Stanic Stanio e Giuseppe Tirotto, per quelli nelle lingue minori.